| Sigray – Tecniche a raggi X Sigray sta rivoluzionando il mercato delle tecniche a raggi X proponendo soluzioni in grado di ottenere, in laboratorio, performance prima prerogativa dei soli sincrotroni. Mineralogia automatizzata con la microfluorescenza a raggi X Attomap In mineralogia, l'AttoMap-310 è un potente complemento alle tecniche di microscopia elettronica per il mapping degli elementi in tracce fino a 1ppm, dal Berillio all’Uranio, con capacità di rilevare Carbonio, Ossigeno e Azoto con altissima sensibilità (<1%). L'Attomap è inoltre capace eseguire misurazioni correlative potendo ospitare al suo interno anche tecniche di microscopia ottica, quale la microscopia Raman. Digital Rock Physics e flusso trifase in-situ Il microscopio a raggi X PrismaXRM permette la raccolta di immagini 3D ad alta e alto contrasto su campioni di roccia grazie a voxel sub-100nm e risoluzioni spaziali <500nm. Il PrismaXRM mantiene intatta la risoluzione submicrometrica anche su campioni di grandi dimensioni grazie agli innovativi metodi di acquisizione Quantitative Phase e Darkfield Absorption. Il PrismaXRM è stato realizzato per garantire la necessaria flessibilità per esperimenti in-situ, potendo alloggiare celle per gli studi del flusso bi- e tri-fase. L’evoluzione microstrutturale può essere acquisita sotto riscaldamento, raffreddamento, trazione, compressione e molto altro. Se risoluzioni ancora più spinte sono necessarie, allora si può far riferimento al Trilambda, il nanoCT capace di raggiungere risoluzioni spaziali di 30nm. Le informazioni strutturali raccolte con i tomografi Sigray possono alimentare il software Digital Rock per la costruzione di un modello multi-scala della porosità di un giacimento per determinare l’approccio di estrazione ottimale. |
| Spectral Evolution – Spettroradiometri portatili a banda larga Spectral Evolution progetta e realizza spettroradiometri broad band portatili e da laboratorio per le applicazioni geologiche e di telerilevamento. L’innovativo design che non prevede l’uso di fibre ottiche ne torrette rotanti per l’acquisizione in scansione, permette agli spettroradiometri Spectral Evolution di garantire la massima sensibilità, grazie al maggiore throughput, e minori opportunità di rotture in campo, grazie alle ottiche fissate e nessuna parte mobile. |
| Specim – Imaging Iperspettrale L'imaging spettrale può produrre informazioni preziose per costruire modelli predittivi dei parametri minerari e geometallurgici. A questo scopo, e in aggiunta al core logging, i sistemi di telecamere spettrali possono essere portati nei siti minerari e installati sulle linee di lavorazione. A bordo di un veicolo di terra o di un drone, la telecamera spettrale può produrre dati per una rapida mappatura mineralogica dell'intera parete della miniera. Specim offre telecamere, sistemi e compoenenti per l’imaging iperspettrale sull’intero range Visibile-LWIR. SisuROCK - Sistema totalmente automatizzato per l’analisi dei carotaggi AFX - Telecamere iperspettrali dedicate all’installazione su droni: PC e unità GNSS/IMU di alta qualità integrati. AISA – Sistemi completi per l’uso aereo per la massima qualità per le applicazioni di telerilevamento più impegnative. |
| SCANCO – Microtomografia computerizzata Scanco Medical è specializzata nello sviluppo e nella produzione di Scanner per la microtomografia computerizzata a raggi X dotati di sistemi avanzati di elaborazione e di software sofisticati per la ricostruzione automatica 3D e l'analisi dei dati. In Geologia, le informazioni sulla porosità e la permeabilità sono di grande rilevanza per la caratterizzazione delle rocce e del terreno per determinare, ad esempio, la produttività dei giacimenti di idrocarburi o dei pozzi per la produzione d'acqua. I parametri ottenuti dall'analisi morfometrica con il software Scanco sono la porosità, lo spessore medio dei pori e la distribuzione delle dimensioni dei pori. È possibile, inoltre, ottenere dati quantitativi della penetrabilità del materiale e informazioni sulla connettività tra i pori attraverso la simulazione del metodo basato sull’intrusione di mercurio con incomparabili immagini 3D ad alta risoluzione.
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| WITEC – Raman Confocale I sistemi di imaging Raman confocale WITec sono eccellenti strumenti analitici per l'indagine completa di campioni geologici, come l'identificazione e la caratterizzazione di minerali e l'osservazione delle transizioni di fase dei minerali in esperimenti ad alta e altissima pressione/temperatura. Con l'imaging Raman confocale è possibile osservare la distribuzione spaziale e l'associazione di Componenti o fasi minerali e la variazione chimica; queste informazioni possono contribuire significativamente alla comprensione della complessità di un campione. Gli strumenti WITec sono altamente versatili e possono combinare varie tecniche di imaging per aumentare significativamente le intuizioni fornite dai risultati delle misurazioni. Le possibili combinazioni che possono essere incluse in una singola configurazione del microscopio includono l'imaging Raman confocale, la microscopia a forza atomica (AFM), la microscopia in campo vicino (SNOM) e la microscopia elettronica a scansione (SEM). |
| DELMIC - Soluzioni per la catodoluminescenza Delmic produce tre piattaforme che si differenziano per modalità di acquisizione, prestazioni e compattezza. Si parte dalla catodoluminescenza pancromatica e RGB, fino al sistema più completo capace della più alta sensibilità disponibile sul mercato e fino a sei diverse modalità d’acquisizione. La Catodoluminescenza rappresenta la tecnica ideale per lo studio di campioni geologici alle elevate risoluzioni del SEM inoltre, tale tecnica permette di osservare i campioni nell’importante range energetico compreso tra i 0.5 e i 6 eV, nel quale si verificano molti tra i più importanti processi chimico-fisici fondamentali nelle rocce. L’emissione della radiazione di catodoluminescenza da parte delle rocce consente ad esempio di investigare il modo in cui il cristallo sia cresciuto, la sua provenienza, la presenza di difetti, permette di studiare le bande energetiche e di tracciare la presenza di dopanti o contaminanti all’interno della struttura. Per questi motivi la catodoluminescenza è diventata una delle tecniche combinate al SEM capace di fornire ai geologi analisi e dettagli unici dei propri campioni. |
MAGNETISMO Il magnetismo nei minerali è uno degli strumenti più potenti utilizzati dagli scienziati della Terra per studiarne la struttura e il comportamento su larga scala. I dati paleomagnetici e di paleointensità dalle rocce forniscono informazioni riguardanti la forza del campo geomagnetico iniziale della Terra che è fondamentale per comprendere l'evoluzione della Terra nel suo complesso, dal nucleo alla superficie all'atmosfera. |
| Acreo – Suscettività magnetica Sistema da banco per la misura delle suscettività magnetica su solidi, liquidi e polveri. Facilissimo da usare, permette la caratterizzazione magnetica delle rocce restituendo importanti informazioni circa la formazione e l’evoluzione delle stesse. |
| Lake shore – Magnetometri convenzionali a campione vibrante La misura dei cicli di isteresi di campioni di roccia, sebbene importante, è tuttavia una misura di bulk e quindi media delle proprietà locali di un campione. Una misura FORC (first-order-reversal curve) invece permette la distinzione tra domini magnetici singoli e multipli così come di miscele di diverse specie magnetiche nelle rocce. I VSM della serie 8600 di Lake Shore Cryotronics sono stati progettati allo scopo di rendere le misurazioni FORC semplici, automatiche e ultraveloci. |
| Quantum Design – Magnetometri SQUID VSM Il sistema MPMS3 è un sistema di misura ibrido (tecnica VSM ma detection SQUID) per la caratterizzazione magnetica dei campioni che necessitano di alti campi magnetici e/o l’altissima sensibilità di un SQUID. |
| Durham Magneto Optics – Imaging magnetico a effetto Kerr La tecnica MOKe (Magneto-Optic Kerr Effect) è uno degli strumenti più raffinati e sensibili per la caratterizzazione magnetica delle superfici. Grazie al sistema NanoMOKE di DMO, microscopio a effetto Kerr, è possibile realizzare mappe magnetiche delle superficie dei campioni e caratterizzare i domini magnetici. |