Micro-CT e arenarie profonde: Scanco svela l’anatomia nascosta delle rocce sedimentarie
Nel campo della sedimentologia, osservare strutture primarie in rocce consolidate è sempre stata una sfida. Le tecniche classiche su sezione sottile o fluorescenza X spesso falliscono nel rilevare tessiture cruciali, specialmente quando la composizione di matrice e granuli è simile. Un recente studio pubblicato ha dimostrato come la tomografia micro-CT, e in particolare lo strumento della Scanco , possa fornire una nuova dimensione all’analisi sedimentologica.
Utilizzando campioni provenienti da tre classiche successioni turbiditiche (Austria, Spagna e Francia), i ricercatori hanno utilizzato il micro-CT della Scanco per ricostruire in 3D:
- la distribuzione granulometrica,
- la porosità,
- le strutture sedimentarie interne precedentemente invisibili.
Uno dei risultati più significativi? L’identificazione di laminazioni interne e sorting granulare all’interno di rocce che, in sezione sottile, apparivano completamente massive. Questa capacità di penetrare la morfologia interna di una roccia senza alterarla si è rivelata fondamentale per quantificare proprietà petrofisiche con maggiore precisione, migliorare i modelli deposizionali e affinare l’interpretazione paleoambientale di contesti deep-marine.
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